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Sto parlando ovviamente del Trentino Alto Adige, una regione ricca sotto ogni punto di vista. Quello che vedremo assieme è quello più succulento e che fa venire i brontolii alla pancia. Sto parlando ovviamente del settore enogastronomico del Trentino, la cui storia ha radici molto lontane sia in termini temporali che territoriali. Infatti si tratta di una cucina, quella trentina, che ha assorbito nel tempo diverse influenze.
Questo sarà un piccolo viaggio all’interno di paesini e valli incantate, ampie distese verdi e imponenti montagne come le Dolomiti. Questa morfologia così particolare permette di avere una grande varietà nel panorama culinario. Anche i corsi d’acqua che scendono dalle Alpi giocano un ruolo primario, senza di essi non vi sarebbero gli animali che permettono la produzione ad esempio di formaggi e altri prodotti tipici. Tuttavia oggi mi soffermerò sulle prelibatezze caratteristiche della zona orientale della regione, ovvero quella della provincia di Trento. Le cui macro differenze sono da identificarsi nel nome dei prodotti, in tal caso abbiamo nomi italiani e non tedeschi come la parte dell’Alto Adige. Altra differenza è la loro influenza che ovviamente per questioni territoriali è stata differente rispetto ai confini del nostro bel Paese.
La prima specialità trentina che voglio presentarti è la carne salada. Si tratta di una ricetta molto antica, derivante dalla lavorazione della carne bovina che si faceva a Trento. Questa viene posta a macerare per diverso tempo assieme a spezie come sale, pepe, aglio, rosmarino, alloro, salvia e bacche di ginepro. Un ottimo piatto che può essere servito sia freddo con del semplice olio oppure anche cotto.
Rimaniamo a Trento con il formaggio Dolomiti. Questo viene prodotti principalmente nei comuni di Predazzo e Mezzano, esatto proprio il comune dalle cataste di legno più belle d’Italia. Se non le hai mai viste ti invito a farlo perché sono davvero uno spettacolo unico. Ma torniamo al nostro formaggio, il cui sapore è dolce e che balza subito al palato. Mi raccomando il formaggio Dolomiti va mangiato così a crudo, senza alcuna preparazione particolare o assieme ad altri prodotti. Il suo colore giallo chiaro invita ad addentarlo ogni volta che lo si vede.
Rimaniamo nei formaggi con uno dei miei preferiti, il Trentingrana DOP. Il suo sapore è molto intenso, come d’altronde quello del grana classico. Questo viene utilizzato grattugiato oppure a pezzettoni assieme a uva e pere. Una vera prelibatezza.
Se ami le erbe e i profumi che sprigionano allora il Casolet della Val di Sole è quello che stai cercando. Si tratta sempre di un formaggio di colore chiaro e con crosta liscia. Il nome deriva dal latino “caseolus” che significa piccolo formaggio e infatti le sue dimensioni sono molto contenute.
Una curiosità interessante di questo formaggio è che veniva prodotto solamente in autunno, con le mandrie scese dagli alpeggi. Dunque era pronto in inverno, un formaggio da consumarsi in famiglia nei mesi più freddi dell’anno. Il sapore di questo formaggio è semplice con note di dolce molto delicate.
Passiamo ora a vedere cosa ci dona una delle Valli più belle del Trentino, la Val di Non. Qui si producono ogni anno centinaia di migliaia di mele di elevata qualità. Pensa che è di origine protetta (DOP). Questa mela ha un gusto unico proprio per la particolare composizione del terreno dove cresce. La mela della Val di Non riesce a crescere in una terra magica con un clima tagliato su misura per lei. Le mele vengono colte rigorosamente in agosto e sempre e solo a mano. Questo permette di mantenere viva la tradizione che si ramifica da anni e anni e che l’ha resa sempre una delle eccellenze italiane riconosciute in tutto il mondo.
La mela della Val di Non è impiegata non solo nella preparazione di dolci, come crostate, torte di mele o strudel bensì anche per pietanze salate.
Una verdura tipica del trentino, molto delicata e apprezzata viene coltivata nel sud della regione. Sto parlando dell’asparago di Zambana, privo di fibre dalla spettacolare morbidezza e dal sapore delicato. Ottimo con le uova sode e un filo d’olio. Un piatto semplice ma altrettanto gustoso.
Terminiamo il viaggio gastronomico di oggi con l’olio dell’Alto Garda. Tra Veneto, Lombardia e Trentino Alto Adige viene prodotto un olio davvero speciale. Nella parte più trentina di questa zona si produce un olio dal colore verde e dalle note erbacee, fruttato. Questo olio è la fine del mondo se consumato crudo, su una insalata, un pezzo di carne o del pesce per esaltare la delicatezza dei piatti che mangi.
Può essere impiegato anche nella marinatura ma attenzione al sapore amarognolo che lascia, potrebbe non piacere a chiunque. Ti consiglio di assaggiarne un cucchiaino prima di procedere alla preparazione.
Località Lozen, snc
Mezzano – 38050 (TN)
Italia
CIPAT 022115-AT-887881
